RESIDENZIALE, STRUTTURE

Ex area «Inoxia» – Ornavasso (VB)
Riconversione di un sito industriale.

Sul sito di un complesso industriale ormai abbandonato è stato sviluppato un progetto urbanistico-edilizio per il recupero dell’area con destinazione residenziale e in parte terziaria e commerciale.L’intervento, compreso fra la via Marconi e la via Saglio Salti che costeggia il fiume dipartendosi dalla ex statale del Sempione e sale al santuario del Boden, è suddiviso in tre blocchi distinti. Questa scelta unita all’articolazione in pianta dei due edifici più grandi ha permesso la formazione di una serie di percorsi e giardini, che collegano armonicamente il nuovo intervento con la città, anche grazie alla realizzazione, prevista all’interno della convenzione con il Comune, di un nuovo ponte pedonale sul rio S. Carlo. Tutto l’intervento si eleva al di sopra di una piastra in calcestruzzo a copertura dei parcheggi interrati.

Luogo: Ornavasso (VB)
Cronologia: Progetto: 2013-14 - Costruzione: 2015-2018
Committente: EdilFosmagna srl - Domodossola (VB)
Impresa: Stiledile srl - Domodossola (VB)
Dati dimensionali: Alloggi: 1.698 m2; parcheggi privati: 1.490 m2

L’isolato è adiacente alla strada che sale alla parrocchiale di San Nicola e ai santuari della Guardia e del Boden, strada che costeggia il fiume dipartendosi dalla ex statale del Sempione.
Si tratta di una zona periferica, ai margini rispetto al nucleo più antico raccolto attorno alla parrocchiale, ma anche rispetto all’espansione più recente nel piano oltre il fiume, come testimonia anche il convento con chiesa e camposanto dei frati Francescani Minori edificato sul finire del secolo scorso.
La prima parte della via Saglio Salti presenta un’edilizia abbastanza povera a cortina, allineata alla via.
L’idea di progetto è di continuare l’edificazione della cortina sulla via per confermare e rafforzare il carattere urbano che deriva dalla definizione formale della “strada”. La costruzione lungo la strada non implica una cortina totalmente chiusa ma potrà avere dei varchi che lasceranno vedere il giardino interno che, anche se privato, assume così anche valenza pubblica. Inoltre, l’edificio in linea si costruisce anche in rapporto con il fiume, affacciandosi su di esso ed integrandosi con il futuro ponte che l’attraversa.
Da questa cortina si staccano 2 bracci che si protendono all’interno dell’isolato fino alla via Marconi e che, staccandosi dalla via Salti, entrano obliquamente rispetto a questa e al fiume.
L’inclinazione di questi corpi edilizi merita qualche considerazione.
Essi hanno giacitura circa parallela a quella del convento e del tessuto edilizio che ha sempre confermato l’edificazione secondo assi cartesiani che hanno il riferimento con la ex statale del Sempione. Si vengono così a formare una corte principale aperta verso la via Marconi (che ora risulta molto stretta e “chiusa”) e che dialoga e si collega visivamente con i giardini esistenti e il convento.
Oltre ad una logica di continuità nella costruzione dell’impianto urbano della città questa giacitura permette inoltre la migliore esposizione solare per i corpi di fabbrica in progetto.