Lo studio BOSCHI-GRUGNI ASSOCIATI di Domodossola nasce nel settembre del 1997 coniugando le diverse esperienze professionali dei due titolari, Gianfranco Boschi e Pietro Grugni.
I progetti e le questioni legate all’architettura, all’ambiente, alle strutture sono affrontate indagandone a fondo i problemi (teorici e tecnici, legislativi e burocratici) applicando conoscenza e ricerca.
Ricerca architettonica (sviluppata anche in ambito universitario nella facoltà di Architettura del Politecnico di Milano) e fatto costruttivo sono poli di un unico processo che lo studio è in grado di sviluppare e che comprende:
(Adolf Loos, Ornamento ed educazione, 1924)
Una definizione che esprime nobiltà e concretezza dell’architettura (di come dovrebbe essere), un mondo di forme anche fantastiche ma fondate sulla sapienza del fare che dà forma a un pensiero critico (sull’architettura, la società, la natura): un pensiero e una cultura che si coniugano (e si trans-formano grazie) al sapere tecnico.
Sapere tecnico e saper fare che da sempre si identificano con le conoscenze del geometra (il mensor dei romani) e dell’ingegnere (gli inzigneri medioevali), ambiti disciplinari da cui provengono gli architetti titolari dello studio.
Techne, arte e scienza, architettura e sapere tecnico (che è oggi anche burocratico e legislativo), a questi due poli guarda lo studio, cercando di ricomporre ad unità questi saperi che si sono storicamente scomposti in pratiche e conoscenze separate e che non possono entrare nel progetto semplicemente come sovrapposizione o accostamento perché non sono mai separabili dalle scelte concrete e dalla dimensione formale dell’architettura.
È quindi necessaria la sapienza dell’artigiano, ma anche «di latino dobbiamo sapere, di un’esperienza nobile e antica, di una tradizione che ci riguarda e che espedienti e novità non cancellano e non diminuiscono» (Daniele Vitale)